La Commissione
europea ha presentato una panoramica sul funzionamento dei fondi
strutturali dell'UE negli Stati membri. La "Relazione strategica"
sull'attuazione dei programmi della politica di coesione 2007-2013
riunisce le informazioni disponibili in provenienza dagli Stati membri,
nella maggior parte dei casi aggiornate fino alla fine del 2011. Nella
prospettiva di ulteriori quattro anni fino a quando terminerà il
programma nel 2015, gli investimenti a valere sul Fondo europeo di
sviluppo regionale, sul Fondo di coesione e sul Fondo sociale europeo
hanno già determinato progressi e miglioramenti per molti cittadini.
Nell'insieme dell'UE questi comprendono:
- altri 1,9 milioni di cittadini hanno ora accesso alla banda larga;
- altri 2,6 milioni di cittadini sono allacciati alle condutture dell'acqua potabile, altri 5,7 milioni usufruiscono di progetti per il trattamento delle acque reflue;
- vi sono 460 km di strade della rete transeuropea di trasporto e 334 km di binari della stessa rete; e
- 2,4 milioni di persone assistite dal Fondo sociale europeo hanno trovato un nuovo posto di lavoro.
L'innovazione e le piccole
imprese ricevono un forte sostegno dagli investimenti della politica di
coesione e tale dinamica appare destinata a intensificarsi. Sinora:
- 53.240 progetti di Ricerca e sviluppo tecnologico e 16.000 progetti imprese-ricerca hanno ricevuto investimenti e
- 53.160 start-up hanno ricevuto un sostegno.
Via via che vengono utilizzati i finanziamenti e che i progetti iniziano a realizzarsi la relazione documenta:
- un aumento significativo del numero di persone supportate sul piano occupazionale da circa 10 milioni all'anno prima del 2010 a circa 15 milioni annualmente a partire da tale anno; e
- un'accelerazione significativa dei risultati a partire dal 2010 per quanto concerne il sostegno alle PMI: quasi 400.000 posti di lavoro creati (la metà dei quali nel 2010/11) compresi 15.600 posti di lavoro nella ricerca e 167.000 posti di lavoro nelle PMI.
Commentando la relazione il Commissario responsabile per la Politica regionale Johannes Hahn ha affermato: "Questa
relazione ci fornisce una preziosa istantanea di una politica che sta
producendo risultati lungo quasi l'intero arco delle priorità
UE e investe nella crescita, obiettivo che ha disperatamente bisogno di
investimenti. Offriamo sostegno alle nuove imprese innovative e creiamo
posti di lavoro validi e sostenibili per il futuro, portiamo la banda
larga nelle regioni remote, affrontiamo il problema della fuga dei
cervelli e costruiamo collegamenti vitali per i trasporti che
contribuiscono alla competitività delle regioni. La politica di
coesione ha inoltre dimostrato di essere capace di grande flessibilità
reagendo alla crisi e adattandosi ai bisogni via via diversi dei
cittadini e delle loro collettività."
Il Commissario ha aggiunto: "Dobbiamo
però trarre anche alcuni insegnamenti: i risultati sono a volte
frammentari e gli Stati membri devono intensificare gli sforzi per far
uso delle risorse UE. Nella prospettiva del prossimo periodo di
programmazione ci attendiamo che gli Stati membri e le regioni
concentrino la loro politica ancor di più sui risultati e sulle priorità
che promettono di avere il maggior impatto."
Lázsló Andor, Commissario responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione, ha aggiunto: "Con
la crisi i fondi UE della politica di coesione hanno acquistato
un'importanza ancora maggiore quale fonte d'investimenti su tutto il
territorio dell'Unione. Il Fondo sociale europeo offre un sostegno
cruciale al nostro capitale umano, in particolare aiuta i giovani a
massimizzare le loro opportunità di carriera. La preparazione della
prossima generazione di programmi è un'opportunità unica di corroborare
la nostra strategia della crescita e dell'occupazione con un sostegno
finanziario significativo. L'investimento nel capitale sociale e umano
dovrà svolgere un ruolo importante in questa strategia."
La “Relazione strategica” delinea i
progressi compiuti da ciascun paese in vista del raggiungimento degli
obiettivi unionali, in linea con gli obiettivi della strategia Europa
2020. La relazione incoraggia gli Stati membri a misurare i progressi
realizzati in settori strategici fondamentali come la ricerca e
l'innovazione, le ferrovie, l'energia, il capacity building, i trasporti
urbani sostenibili, la creazione di posti di lavoro e la formazione.
Le relazioni
presentate dai 27 Stati membri alla fine del 2012 (basate per
l'essenziale su dati del 2011) offrono alla Commissione la prima
opportunità di presentare una relazione, nel corso di un periodo di
programmazione, sui progressi realizzati in tema di output e risultati e
di inviare messaggi importanti e tempestivi sulle potenzialità della
politica di coesione ai fini della ripresa economica dell'UE. La
Commissione identifica gli ambiti di investimento in cui si deve
intervenire per accelerare la selezione e l'esecuzione dei progetti
cofinanziati nel periodo 2007-2013 per poter raggiungere gli obiettivi
fissati.
