La Commissione europea ha presentato oggi una proposta intesa a rendere l'Ufficio
europeo di polizia (Europol) più efficace nelle attività di raccolta e
analisi delle informazioni e nella condivisione di tali analisi con gli
Stati membri. In tal modo Europol potrà fornire un sostegno più concreto
e mirato alle autorità nazionali incaricate dell'applicazione della
legge nell'ambito della cooperazione e delle indagini transfrontaliere.
Al tempo stesso, grazie alla nuova proposta, Europol dovrà rendere conto
in modo più esteso delle proprie attività al Parlamento europeo e ai
parlamenti nazionali e la protezione dei dati personali risulterà
rafforzata.
Il nuovo regolamento rafforza anche il nesso tra la formazione e il sostegno alla cooperazione operativa incorporando l'Accademia
europea di polizia (CEPOL) nell'Europol e attribuendo ad Europol la
competenza nel settore della formazione congiunta e dei programmi di
scambio per gli agenti di polizia e il personale di altre autorità di
contrasto.
«L'UE
ha bisogno di un'Agenzia efficace ed efficiente in termini di costi per
aiutare gli Stati membri a combattere le forme gravi di criminalità
transfrontaliera e il terrorismo, a garantire la sicurezza e
l'incolumità dei cittadini e a difendere l'economia lecita. Le nostre
proposte sono intese a rafforzare il ruolo di Europol quale Ufficio
europeo per l'attività di contrasto, intensificare la protezione dei
dati personali, aumentare l'obbligo di Europol di rispondere delle
proprie attività al Parlamento europeo e ai parlamenti nazionali e
garantire qualità e coerenza nelle attività di formazione dedicate agli
agenti che operano in prima linea», ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria UE per gli Affari interni.
Il Vicepresidente Maroš Šefčovič, Commissario per le Relazioni interistituzionali e l'amministrazione, ha affermato: "Nel
difficile periodo economico e di bilancio che stiamo attraversando,
tutte le istituzioni e le agenzie dell'Unione devono compiere ogni
sforzo per razionalizzare le loro attività. La riforma di Europol
dimostra che è possibile essere efficienti in termini di costi e
parallelamente aumentare l'efficacia. L'Unione inizia con una mossa
forte per attuare i propri piani volti a migliorare il funzionamento
delle agenzie decentrate.".
Oggi più che
mai le attività delle reti della criminalità organizzata sono complesse,
diversificate e diffuse a livello internazionale. Reati gravi, come la
tratta degli esseri umani, il traffico di droga e di armi da fuoco, la
corruzione, le frodi concernenti le carte di pagamento, la criminalità
informatica e i reati di terrorismo danneggiano gravemente le vittime,
provocano danni economici su larga scala e minano il senso di sicurezza
dei cittadini. Una cooperazione transfrontaliera funzionante, l'utilizzo
efficiente di informazioni e analisi e un adeguato sostegno operativo
alle indagini sono fondamentali affinché gli Stati membri siano in grado
di rispondere a tali minacce.
La Commissione propone di rafforzare il ruolo di Europol, l'Ufficio europeo per l'attività di contrasto, con le seguenti modalità:
- affinché Europol possa davvero diventare la piattaforma dell'UE per lo scambio di informazioni e l'analisi sui reati gravi, il regolamento rafforza e chiarisce l'obbligo per gli Stati membri di fornire dati a Europol; è previsto anche un sostegno finanziario mirato alle indagini; Europol riferirà ogni anno sulla quantità e la qualità dei dati forniti dagli Stati membri;
- per consentire ad Europol di stabilire meglio i nessi tra i dati già in suo possesso e successivamente di analizzarli, sarà ripensata la struttura di trattamento dei dati dell'Agenzia: al garante europeo della protezione dei dati sarà attribuita la competenza del controllo esterno della protezione dei dati di Europol e saranno rafforzati i diritti delle persone fisiche i cui dati sono trattati da Europol;
- il regolamento fonde Europol e CEPOL in un'unica agenzia, che sarà ubicata presso la sede di Europol, all'Aia (Paesi Bassi), in modo da conseguire sinergie e maggiore efficienza. Combinare le conoscenze di Europol in materia di cooperazione operativa fra autorità di contrasto con l'esperienza di CEPOL nell'ambito dell'istruzione e della formazione consentirà di migliorare i collegamenti tra i due settori. Si eviteranno doppioni nelle funzioni di supporto delle due agenzie e i risparmi realizzati saranno reinvestiti in corsi di formazione. Tale risultato è reso possibile anche dall'accordo interistituzionale sulle agenzie decentrate concluso l'anno scorso. Il cosiddetto 'approccio comune' intende migliorare la coerenza, l'efficacia, la responsabilità e la trasparenza di tali agenzie, anche cercando di realizzare sinergie e fondendo gli organismi, laddove possibile;
- infine, per accrescere il controllo parlamentare su Europol, il Parlamento europeo e i parlamenti nazionali saranno consultati sul programma di lavoro strategico pluriennale di Europol. Sia il Parlamento europeo che i parlamenti nazionali riceveranno ogni anno informazioni attraverso le relazioni annuali di attività e i conti definitivi, oltre alle valutazioni delle minacce, le analisi strategiche e i rapporti generali di situazione.
Contesto
Nel
programma di Stoccolma, il Consiglio europeo ha invitato Europol ad
evolvere e «diventare il punto nodale dello scambio di informazioni tra
le autorità di contrasto degli Stati membri, un fornitore di servizi e
una piattaforma per i servizi di applicazione della legge». Inoltre ha
auspicato la creazione di regimi di formazione europea e programmi di
scambio per tutti i professionisti preposti all'effettiva applicazione
della legge a livello nazionale e dell'Unione.
Oggi la Commissione ha adottato:
- una proposta di regolamento che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione e formazione in materia di contrasto (Europol) e che abroga la decisione 2009/371/GAI del Consiglio e la decisione 2005/681/GAI;
- una comunicazione relativa ad un regime di formazione europea sull'attività di contrasto.
Quando il
nuovo regolamento sarà stato adottato dal Parlamento europeo e dal
Consiglio, Europol assumerà la responsabilità di attuare programmi
di formazione europea in materia di attività di contrasto. Il sito di
Bramshill nel Regno Unito, attuale sede di CEPOL, dovrebbe essere chiuso
nel corso del 2014. Le autorità britanniche hanno annunciato che tale
chiusura sarà gestita in modo da non interrompere le attività di CEPOL.
Il Regno Unito
e l'Irlanda possono partecipare all'adozione ed applicazione del
regolamento proposto notificando per iscritto al Consiglio la loro
volontà in tal senso (entro i tre mesi successivi alla presentazione al
Consiglio della proposta di regolamento). La
Danimarca non prende parte alle proposte a norma della parte terza,
titolo V del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFEU), quali la proposta di regolamento.
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