La Commissione europea ha presentato oggi un nuovo strumento comparativo destinato a promuovere l’efficacia
dei sistemi giudiziari nell’Unione europea e quindi a rafforzare la
crescita economica. Il “quadro di valutazione europeo della giustizia”
fornirà dati oggettivi, affidabili e comparabili sul funzionamento dei
sistemi giudiziari nei 27 Stati membri dell’UE. Il miglioramento della
qualità, dell’indipendenza e dell’efficienza dei sistemi giudiziari
rientra già nel processo di coordinamento della politica economica
dell’Unione nell’ambito del semestre europeo, finalizzato a gettare le
basi per un ritorno alla crescita e alla creazione di posti di lavoro.
“L’attrattiva
di un paese come luogo in cui investire e fare impresa è indubbiamente
maggiore se il sistema giudiziario è indipendente ed efficiente”, ha dichiarato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia. “Per
questo motivo è importante che le decisioni delle autorità giudiziarie
siano prevedibili, tempestive ed esecutive, e che le riforme nazionali
dei sistemi giudiziari siano una componente strutturale essenziale della
strategia economica dell’UE. Il nuovo quadro di valutazione europeo
della giustizia fungerà da sistema di allarme rapido e servirà
all’Unione e agli Stati membri per garantire una giustizia più effettiva
al servizio dei cittadini e delle imprese”.
Olli Rehnm, Vicepresidente e Commissario per gli Affari economici e monetari e l’euro, ha dichiarato: “Una giustizia di qualità, indipendente ed efficiente è essenziale ad un contesto imprenditoriale favorevole alla crescita.
Il nuovo quadro di valutazione contribuirà a rafforzare i sistemi
giuridici degli Stati membri, spronandoli a stimolare gli investimenti e
l’occupazione”.
L’efficacia
dei sistemi giudiziari è fondamentale per la crescita: l’affidamento sul
pieno rispetto dello Stato di diritto si traduce direttamente in
fiducia ad investire. Inoltre, poiché i giudici nazionali svolgono un
ruolo essenziale nel garantire il rispetto del diritto dell’Unione,
l’efficacia dei sistemi giudiziari nazionali è altrettanto fondamentale
per l’effettiva attuazione del diritto dell’Unione. Le carenze dei
sistemi giudiziari nazionali, quindi, non solo sono un problema per lo
Stato membro interessato, ma possono anche influire sul funzionamento
del mercato unico europeo e sull’attuazione dei relativi strumenti
fondati sul riconoscimento reciproco e la cooperazione, mettendo a
repentaglio la tutela che i cittadini e le imprese si aspettano
dall’esercizio dei loro diritti sanciti a livello dell’UE.
Il quadro di
valutazione della giustizia 2013 è incentrato sui parametri di un
sistema giudiziario che contribuisca al miglioramento delle condizioni
in cui operano le imprese e gli investitori. In particolare esamina gli
indicatori di efficienza che riguardano le cause civili e commerciali e
che hanno una rilevanza ai fini della soluzione del contenzioso
commerciale. Analizza altresì il lavoro dei
tribunali amministrativi, dato l’importante ruolo che svolge la
giustizia amministrativa in un contesto imprenditoriale, per esempio per
quanto riguarda il rilascio di licenze o le vertenze con le autorità
fiscali o con le autorità nazionali di regolamentazione.
I risultati principali del primo quadro di valutazione sono i seguenti:
- la durata dei procedimenti giudiziari varia notevolmente tra gli Stati membri: in un terzo di questi, essa è almeno doppia rispetto a quella della maggioranza degli Stati membri. I problemi possono aggravarsi quando un tasso basso di cause definite porta ad un aumento del numero di cause pendenti;
- il monitoraggio e la valutazione servono a migliorare la celerità e la qualità della giustizia. Anche se la maggior parte degli Stati membri dispone di sistemi di monitoraggio, altri presentano ancora carenze;
- i metodi di risoluzione alternativa delle controversie, come la mediazione, riducono il carico di lavoro dei tribunali e dovrebbero essere usati più diffusamente;
- anche la percezione dell’indipendenza dei sistemi giudiziari nazionali varia molto da uno Stato membro all’altro. Benché vari Stati membri siano tra i primi 10 paesi al mondo in termini di percezione dell’indipendenza della giustizia, in altri il livello di questo indicatore espresso dalle imprese e dagli utenti finali dei sistemi giudiziari è decisamente basso.
Prossime tappe
I problemi individuati dal quadro di valutazione di quest’anno
saranno tenuti in considerazione nella preparazione delle prossime
analisi specifiche per paese nell’ambito del processo del semestre
europeo, sulla base di un dialogo con gli Stati membri. In taluni casi
la Commissione potrà decidere di adottare a maggio raccomandazioni
specifiche per paese, che verranno poi trasmesse ai capi di Stato e di
governo dell’UE per approvazione al Consiglio europeo di giugno. Gli
Stati membri dovranno quindi integrare tali atti di indirizzo politico
nella formulazione dei rispettivi bilanci annuali così come nel resto
della loro legislazione.
Sulla base del
quadro di valutazione, la Commissione europea invita ora gli Stati
membri, il Parlamento europeo e tutte le parti interessate a partecipare
al dialogo su come continuare a migliorare i sistemi giudiziari
nazionali nell’UE nell’ambito del semestre europeo. Alla riunione dell’8
marzo del Consiglio Giustizia, i ministri europei del settore hanno già
avuto una discussione preliminare su come dei sistemi giudiziari
efficienti possano contribuire alla crescita economica (MEMO/13/173). La Commissione intende anche aprire un dibattito più ampio sul ruolo della giustizia nell’Unione europea, partendo dalle Assises de la Justice, la conferenza di alto livello prevista per il 21-22 novembre 2013.
Contesto
Il miglioramento della qualità, dell’indipendenza
e dell’efficienza dei sistemi giudiziari rientra già nel processo di
coordinamento della politica economica dell’Unione nel quadro del semestre europeo.
Nel 2012 sono stati individuati sei Stati membri particolarmente
problematici (Bulgaria, Italia, Lettonia, Polonia, Slovenia e
Slovacchia), soprattutto per quanto riguarda la durata dei procedimenti
giudiziari e l’organizzazione della magistratura. Le riforme nazionali
dei sistemi giudiziari fanno parte integrante anche dei programmi di
aggiustamento economico della Grecia, dell’Irlanda, della Lettonia e del
Portogallo.
Il quadro di
valutazione europeo della giustizia è diretto a fornire in modo
sistematico una panoramica del funzionamento dei sistemi giudiziari
nazionali, che confluirà poi nelle raccomandazioni specifiche per paese risultanti dall’analisi annuale della crescita.
Così il quadro di valutazione servirà sia all’Unione europea che agli
Stati membri per garantire ai cittadini e alle imprese sistemi
giudiziari più efficaci e aiuterà a rafforzare le strategie di crescita
nei paesi interessati e nell’intera UE.
Il quadro di
valutazione europeo della giustizia 2013 contiene dati sui tempi
necessari alla definizione delle cause in giudizio, sul tasso di cause
definite, sul numero di cause pendenti, sull’uso di mezzi elettronici
per la gestione del contenzioso, sull’uso di metodi alternativi per la
risoluzione delle controversie, sulla formazione a disposizione dei
giudici e sulle risorse assegnate ai tribunali. La giustizia non deve
essere solo fatta, si deve anche vedere che è fatta: il quadro di
valutazione raccoglie dati anche sulla percezione dell’indipendenza dei
sistemi giudiziari, sulla base di dati del World Economic Forum e del World Justice Project.
Sebbene
includa un confronto tra particolari indicatori, il quadro di
valutazione non ha lo scopo di presentare una graduatoria unica generale
o di promuovere un tipo particolare di sistema giudiziario; sarà usato
piuttosto come strumento che rispetta la diversità dei sistemi e delle
tradizioni giuridiche degli Stati membri.
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