Durante i miei viaggi, quando mi si chiede di dove sono, rispondo europeo, se me lo si chiede in Italia, dico agnonese.
Anche io faccio parte della tribù di Belleville. Benjamin Malaussène è il capo di questra strana famiglia fatta di fratelli e sorelle e una madre sempre in fuga ed innamorata, intorno a cui ruotano personaggi, a volte di dubbia legalità, che rappresentano il carattere multietnico di Belleville.
Oggi piu' che mai tutti si sentono disorientati. Insomma, non si capisce piu' nulla, ma l'unica certezza e' l'esistenza del signor Malaussène. «Pianga, Malaussène, pianga in modo convincente. Sia un buon capro», si sente ripetere. Egli e' un uomo buono, ma il suo problema e' che finisce sempre per sembrare responsabile di qualche misfatto.
Oggi, il germe che affligge Benjamin, che in fondo lo rende unico, ha forse colpito la sua tribu' e fortemente immerge le radici nel continente che lo ospita. Forse ha colpito anche il progetto politico che dovrebbe guidare la crescita degli apparati. Germoglia nella vita di tutti i cittadini europei.
Tutto cio' ispira giornali, blog, siti internet e troll che insieme si accaniscono con lui e il vecchio continente, che con le sue istituzioni, riesce ad apparire come un vechio malato terminale.
Il lato oscuro viene mostrato.
"L'inno alla gioia" si trasfora in imprecazioni e maledizioni.
"Farabutto, pagherai caro, pagherai tutto".
Ma esiste "The other side of the EU"
In questo blog cerchero' di inserire un po' di info che difficilmente i non appassionati riuscirebbero ad avere attraverso i canali tradizionali. Tutto che si riporta qui rappresenta cio' che la UE fa, cio' che la UE e'.

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